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lettere dei consiglieri del CdMRR ai tempi del covid 19. V

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Ginevra 

Descrivo la mia quarantena

Ci siamo trovati tutti in casa , senza poter vedere amici , compagni di scuola , maestre , nonni …..
Io ho la fortuna di avere una famiglia numerosa e quindi le mie giornate passano tra giochi di società , carte , film visti insieme e qualche litigio con i miei fratelli .
Secondo me il corona virus ha portato tanta sofferenza a tante famiglie ed ha portato via il lavoro a tante persone .
Spero finisca tutto presto e spero che le persone capiscano l’importanza del distanziamento sociale.

Anita 

I miei pensieri al tempo del coronavirus

In questo tempo grigio mi girano in testa pensieri negativi: per esempio la perdita della quotidianità, è da giorni che non tocco la maniglia della porta di casa per potere uscire e andare a incontrare i miei compagni, rivedere i professori e stare per la maggior parte della giornata a scuola, dove impariamo a conoscere.

Anche lo sport si è fermato, ma per me non ancora perché riesco a praticarlo in casa, sebbene con un po’ di difficoltà e non con lo stesso ritmo di prima.

La cosa secondo me più faticosa è che non sappiamo quando potremo di nuovo uscire, non c’è ancora una data precisa che ci rassicuri, non abbiamo la certezza che a breve si potrà tornare alla nostra vita di sempre, stare nell’incertezza è frustrante.

In questo momento in cui non possiamo uscire e neanche pensare di viaggiare… anzi possiamo pensarlo! Possiamo immaginare di visitare luoghi che ancora non abbiamo visto e a noi sconosciuti. Un modo può essere quello di leggere…

Leggere fa sognare

Leggere fa viaggiare

Leggere ti fa scoprire

Leggere è aprire una finestra sul mondo

 Ginevra 

La mia quarantena

Mai mi sarei aspettata che un nemico invisibile potesse far del male a così tante persone in così poco tempo. Ci siamo trovati tutti in casa , senza poter vedere amici , compagni di scuola , maestre, nonni …..
Io ho la fortuna di avere una famiglia numerosa e quindi le mie giornate passano tra giochi di società , carte , film visti insieme e qualche litigio con i miei fratelli .
Secondo me il corona virus ha portato tanta sofferenza a tante famiglie ed ha portato via il lavoro a tante persone .
Spero finisca tutto presto e spero che le persone capiscano l’importanza del distanziamento sociale.

 Lorenzo 

“Caro diario, ti racconto i miei giorni al tempo del Coronavirus”

Caro diario, sono ancora io, scusami se negli ultimi giorni ti ho un po’ trascurato ma, da quando la scuola è ripresa a pieno ritmo – anche se a distanza – non è facile trovare un po’ di tempo per scriverti. Sai, prima dell’arrivo del Covid-19, una delle cose che mi rendeva più felice durante la settimana era partecipare agli allenamenti e alle partite di calcio. Da due anni, infatti, faccio parte di una squadra molto temibile che si chiama VJ2009, è una delle numerose squadre dell’Oratorio Silvestrianum. Sono entrato nella VJ con un mio compagno di classe, entrambi avevamo un anno in meno rispetto agli altri membri della squadra e durante i primi allenamenti ci sentivamo come dei pesci fuor d’acqua. All’inizio per noi due è stato un po’ difficile integrarci nel gruppo ma poi, giocando e condividendo lo spogliatoio, siamo riusciti a farci conoscere. Io penso che ora la squadra sia più unita che mai ed è per questo motivo che nell’ultimo anno abbiamo avuto così tanto successo in campionato. I nostri allenatori sono Stefano e Cesare, sono stati fin da subito molto accoglienti e ci hanno insegnato la tecnica, gli schemi e delle strategie sempre nuove. Stefano è severo e se non lo ascoltiamo ci richiama, ma lo fa per insegnarci come si sta in campo; in realtà è buonissimo. Anche Cesare vuole il massimo da noi, di solito è di ottimo umore ma è meglio che non ci facciamo vedere distratti. Mi sono allenato duramente e durante le partite mi sono impegnato al massimo, ma se oggi sono migliorato tanto nel giocare lo devo soprattutto ai miei compagni e agli allenatori che hanno avuto fiducia in me. Ogni volta che un compagno mi passa la palla in partita io mi concentro per costruire una buona azione. La cosa che mi rende più felice quando gioco con il VJ è, naturalmente, segnare un gol, soprattutto uno di quelli che decidono la partita. Ma anche quando riesco a fare un assist ad un compagno che poi va a rete, è una bella soddisfazione. È proprio emozionante festeggiare un gol o una vittoria tutti insieme! Anche la tristezza per una partita andata male è una cosa che condividiamo, seduti nello spogliatoio, tutti in silenzio. Tutto questo mi manca molto adesso che non possiamo uscire di casa a causa del Coronavirus. Mi mancano i miei compagni e gli allenatori. Mi manca la divisa, il saluto che precede il fischio d’inizio, l’incoraggiamento degli allenatori a bordo campo durante le partite, correre con la palla al piede difendendola dall’avversario e, soprattutto, l’abbraccio a “catena” con i compagni al termine di ogni vittoria. Mi manca la mia VJ!

Lorenzo

 

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